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PRODOTTI NATURALI




Per chi si diletta dello studio della natura non riuscirà discaro questo breve cenno, che agevolerà agli amici della scienza la investigazione dei più rari prodotti che s’incontrano presso il bacino di Trento. Dissimo altrove che nel nascente museo fin d’ora si espongono elette e ben conservate collezioni di mineralogia, di petrefatti, di conchiglie, d’insetti, e di vegetabili essiccati, non senza qualche bel saggio di mammiferi e uccelli paesani imbalsamati. Tutti questi oggetti determinati da valenti cultori della scienza possono servire d’istruzione, e allo studioso forestiere non mancheranno dilucidazioni e indirizzi da parte dei zelanti promotori del patrio museo. Però onde invogliare i naturalisti a visitare le ricreanti adiacenze del bacino di Trento, ci piacque esporre un compendioso ragguaglio sulla ricchissima e caratteristica flora del paese. La vegetazione del Trentino fu illustrata dal sienese Mattioli, dal Calceolari di Verona, da Antonio Tita, dal conte Sterenberg, dal Sieber, dai terrazzani Cristofori e Sartorelli, i quali due comunicarono le loro investigazioni a Ciro Pollini autore della Flora veronese, dal barone Hausmann, dai fratelli Perini, e dal Facchini il cui prezioso erbario passava in mano di Francesco Ambrosi, che ne trasse profitto pubblicando la Flora del Tirolo meridionale. Persistono tuttora a coltivare questa ame-