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tri 8.00. Una fascia sagomata termina il fusto delle pile e testate, ed una cornice sormontata da un parapetto, ambedue di pietra, ricorre in rettilineo sulle pile minori e si ripiega e gira le lesene sorgenti sui rostri delle pile doppie e delle testate. La costruzione fu assunta dall’impresa Antonio Tallachini e fu murata la prima pietra il 24 ottobre 1856.
Prima di prender commiato dalla storica città di Trento salutiamola co’ bei versi che Gar dedicava alla patria:
Come brillanti nella bianca luce
Del pianeta morente io vi discerno
O antiche mura della patria! O sommo
Del gran Tempio fastigio ove esorata
L’apostolica dorme ombra del Giusto
Che primo infranse de’ bugiardi numi
Fra noi la benda, e alla novella Fede
Fea sigillo col sangue! Eccelsa rôcca
Che l’origine sua mette nel lustro
Dei bei tempi di Roma, alti palagi,
Vie superbe, ed ornate, ampli, e di vivo
Sasso, per quanto la città comprende,
Eterna opra! acquedotti, esteso campo
Sacro agli estinti, per cui meno all’Arno,
E al biondo Mella invidierai, te, vaga
Mostran città fra tante onde s’abbella
Questo chiaro d’Italia ultimo lembo,
O Trento mia, di forti e illustri ognora
Intelletti nudrice. Oh! le tue sponde