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donna men riputata, et honorata sereste ma havendo la donna il marito accertato di non dover mai di ciò ad alcuno far parola: Voi sapete l’oraffo dissele, quanto agevolmente si possa il Leone con le ruote in qualunche parte condurre: onde chiunque del peso di quello chiarir si volesse, alla marina conducendolo, et in una nave caricandolo, ne anco del peso di una libra d’oro si potrebbe errare; percioche in quella ripostolo, et segnata di fuori la nave sino dove nel mare tuffata si fusse, trattone fuori il Leone, et da nuovo di sassi, ò d’altro sino al segno fatto caricatala, facendo quelli poi pesare, della quantità dell’oro ch’in quello si fusse, ciascheduno agevolmente potrebbe accertarsi. ilche dalla donna inteso, al marito promise di non dover si bel secreto mai ad alcuno palesare. nondimeno come prima fu giorno, sendo per lo più le donne di picciol levatura dal lato del marito levatasi, et uscita all’orationi, quivi la compagna sua, dell’altro oraffo moglie, ritrovò, à cui quanto il marito detto le haveva facendo palese, caramente pregolla, che ad alcun altro non volesse di ciò far parola ilche sendole stato dalla compagna promesso, dopo essere per alquanto spatio insieme state, ciascheduna alla sua stanza se ne ritornò. dove giunta che fu la moglie del secondo oraffo, che il secreto di pesar il Leone havea dalla compagna inteso, lieta, et allegra oltre misura al marito senza alcun indugio scoperse quanto quella detto le haveva,


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