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dotato, accettò il papagallo, et à lui cinque cento scudi d'entrata l'anno per la molta sua liberalita incontanente fece assignare. Et fatto all'animale una ricca, et honorata gabbia fabricare, in quella ripostolo, la fece nella camera sua collocare, et con esso di varie cose divisando, la maggior parte del giorno si solea tratenere. hor essendo il papagallo per lo spatio di due mesi coll'Imperatrice giorno, et notte dimorato, et non havendo mai veduto, che'l falso Imperadore con lei giaciuto si fusse, di ciò lieto, et allegro oltre misure, tutto ch'in si misero stato si ritrovasse, ragionando con essa una mattina, à tempo che sola nella camera si ritrovava, Io veggo nel vero, dissegli l'Imperatrice, saggio, et prudente animale, che tu con tanto intelletto, et prudenza di varie cose meco tutto di ragioni, ch'io non mi posso persuadere, che tu irrationale sia, anzi io tengo per certo, che sendo tu spirito d'alcuna nobil persona, per arte nigromantica tu ti sia in papagallo tramutato: onde quand'io mi creda il vero, caramente pregoti à volerlomi palesare. le quai parole dette c'hebbe l'imperatrice, non potendo il papagallo per l'amore, che egli alla donna sua portava, chi egli si fusse piu lungamente celare, l'historia tutta da principio le raccontò, et qualmente per cagione del perfido, et disleale suo consigliere in si misero, et infelice stato si ritrovasse. di che havendogli l'Imperatrice risposto d'essersi aveduta per le nove maniere, con che era dal falso Imperadore sta-