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tamente s'aviò, et per lo camino di molte cose seco divisando, considerando con quanta ragione, et intelletto l'animale ragionava, cominciò à credere di dovere con quello gran ricchezza acquistare. hor giunto nella citta, et per la piazza passando, da alcuni amici suoi incontrato, et con quelli fermatosi à ragionare, uno gran tumulto non guari luntano da lor nacque, et dimandando il papagallo al padron suo, che romore quello si fusse, havendolo egli da circostanti saputo, gli disse, ch'era una famosa, et bellissima meretrice, la quale, sendosi la notte dianzi sognata d'essere con uno gentil'huomo della città giaciuta, havendolo nella piazza incontrato, presolo pe' panni, cento scudi gli dimandava, dicendo, che per prezzo minore con altro huomo mai giaciuta non era. al che non volendo il gentil'huomo acconsentire, cotal tumulto s'era suscitato. il che poscia ch'l papagallo hebbe inteso; Mala cosa nel vero è, padrone, dissegli che perciò sì fieramente habbiano insieme à contendere, et, ove voi gli facciate à me venire, io credo certamente di doverli accordare. onde l'ucellatore, conoscendo di quanta prudenza il papagallo dotato fusse, raccomandata la gabbia, dov'egli era, à quegl'amici suoi, che nella piazza havea incontrati, colà, dove il tumulto era, subitamente pervenne, et con parole achetato alquanto il romore, che tra'l gentil'huomo, et la meretrice era, per le mani presili, et dinanzi al papagallo condottili, lor disse, ove voi siate contenti di rimettere il giu-


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