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vita passasse, lo udi più fiate co’ suo baroni à divisare, che possibil fusse, che un huomo potesse in un giorno uno magazino intiero di sale mangiare, ma che però egli non havea saputo chi à ciò fusse stato buono mai ritrovare. ond’io conoscendovi si prudenti, et saggi, giudico, che questo dubbio mi saprete solvere, di che caramente io vi voglio pregare. alle quai parole rispondendo il secondo fratello disse, Madama, poscia ch’in voi si gran disiderio io veggo di potervi di ciò chiarire, dicovi agevol cosa essere un intiero magazino di sale in uno giorno mangiare, et à ciò fare qualunque volta à voi piaccia io mi offerisco. di che datasi la Reina molta ammiratione, havendo allo alto ingegno de’ giovani riguardo, diede ordine à suoi baroni, che di ciò il seguente giorno havessero à far prova. ond’essi al commandamento presti, la mattina per tempo levati, et al palagio de’ giovani aviatisi, al magazino, dove il sale era, li condussero et quivi fermatisi à ministri ordinorono, che la porta havessero incontanente ad aprire: il che senza alcuna dimora essequito, entrato il giovane, et colla saliva la cima d’uno dito della mano bagnatasi, la pose sopra il sale, et levatene alquante granella, le mangiò, et à baroni rivolto disse, che facessero il magazino serrare, havendo egli essequito. di che dandosi ogn’uno uno grand’ammiratione, et dimostrando di non poter creder, che con questo atto il giovane havesse la fatta promessa osser


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