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serai tutto questo fatto, dicendogli, che, ove gli sia nel fine del convito, che dal consegliere gli serà fatto, per lui presentata una tazza di cristallo con una bevanda, egli per niente non la debba accettare, per essere quella tutta di veleni stillata, mà che la faccia à lui bere, che cosi castigandolo del misfatto, gli darà la morte, et trarra me dalle mani di si malvagio traditore, et in cotal guisa m'harrà sempre ad ogni suo piacere. La messaggiera ottimamente inteso quanto dalla donna del consigliere le era stato narrato, presa da lei licenza, et incontanente al prencipe ritornata, il tutto ordinatamente gl'ispose. onde, havendo egli in que' giorni havuta una gran vittoria contra uno potente, et gran Re, il quale tentava di occupargli il regno, s'imaginò con tale occasione di far in segno d'allegrezza di tanta vittoria doni à principali ministri della corte sua, tra quali havendo il primo luogo il consigliere, si fece à credere, che realmente presentandolo, dovesse dargli cagione di tentare quanto egli di gia diliberato havea. onde fattogli uno precioso dono, fu da lui con tal'occasione non molti giorni dopo ad uno reale, et magnifico convito chiamato. onde ito alla stanza del consigliere, et da lui con gran festa, et allegrezza ricevuto, di molti preciosi, et gran doni presentato, s'assettò alla mensa, la quale di dilicatissimi cibi era preparata, et quivi con suoni, et canti celebratosi il convito, essendosi per levare le tavole, il consigliere con sue proprie mani presentata al Re in una tazza