ra da ministri essequito, primieramente s'iscusò con loro d'haverli per ingiusta oppositione del gambelliere fatti incarcerare: poscia disideroso d'intendere come havessero saputo gl'indicii del perduto animale indovinare, fece lor molta instanza, che gl'havessero ciò à palesare. onde volendo ad ogni modo in ciò i giovani all'Imperadore sodisfare, gli disse il maggiore, A ciò mi accorsi io, Sire, chel perduto gambello d'un'occhio cieco si ritrovava, che camminando noi per la strada, d'onde egli passato era, vidi da l'un canto di quella, che dalla altra parte si ritrovava, era tutta roduta, et mangiata, et dall'altro canto era intiera, et sana. ond'io mi feci à credere, che egli di quell'occhio cieco fusse, con che sopra la parte, dove la buon'herba giacea, non potea vedere; percioche non harebbe mai la buona per la malvagia lasciata. seguitò il secondo, et disse, Sire, che 'l gambello senza uno dente fusse à ciò m'avidi, che nel camino ritrovai quasi ogni passo bocconi d'herba masticata di tal misura, che potevano per quanto tiene lo spatio d'uno dente di tal animale passare: et io Sire, disse il terzo, che 'l perduto gambello fusse zoppo giudicai, percioche l'orme di tre piedi dell'animale chiaramente scorgendo; del quarto m'accorsi, per quanto potevo per i segnali considerare, che dietro si lo strascinava. dell'ingegno, et prudenza de giovani rimase l'imperadore molto stupefatto, et disideroso d'intendere, come gl'altri tre segnali ha-