Pagina:Peregrinaggio di tre giovani figliuoli del re di Serendippo.djvu/126


57

mi diede. onde il Prencipe della fraude, et malvagità della giovane avedutosi, havendo dimostrato per le figurine di legno, che in essa navicella erano sommerse, di tramortire, alzati gli occhi alla statua, la vide à ghignare, et che non s'ingannava, s'accertò. ma di ciò non dando alla giovane segno alcuno, et carezzandola, con lei quella notte giacer volle. et la mattina per tempo all'habitatione sua, quale sopra un fiumicello era fabricate, rimandatala, la quarta, uscito ch'ei fu del bagno, fece à se condurre. laquale alla presenza di lui vedutasi, et non glisi volendo per riverenza accostare, presala egli per la mano, molte carezze à farle cominciò. ma perche tutta honesta, et di bei costumi ornata la vedea, dubitando, che quest’anco all'altre simigliante, malvagia si fusse, rivolti alla statua gli occhi, non la vide à ridere; percioche veramente buona, et honesta era. onde con ella anco quella notte giaciuto, la mattina alla habitatione sua, laquale presso alla cantina era, la rimandò. ma percioche cotesta giovane giudicò egli per la humiltà, et molta riverenza, che gli facea, dover essere di alcun povero, et vil'huomo, et non di prencipe figliuola, nell'avenire col altre tre usando, con ella piu giacer non volle. hor avvenne, che gito una sera alla stanza di quella, che dalla fronde della rosa nella faccia percossa, finse di tramortire, con essa dopo cena coricatosi, et per buon pezzo in varij ragionamenti tratenutosi, s'addormentò, et dopo al-


H