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le havendo egli con lieta faccia nel suo cortile incontrata presala per la mano seco nella sua camera la condusse: et essendo di un'habito d'armelini vestito, avenne, che accostandolesi, et gittandole le braccia al collo, col pelo dell'armelino le mamelle le coperse. onde dimostrando ella, che ciò gran molestia l'havesse apportato, Ohime disse, Sire, allargatevi di gratia alquanto, perciò che il pelo dell'habito vostro sento che stranamente la carne mi rode, et mi reca infinito dispiacere. dalle quai parole conoscendo il prencipe la malvagita, et l'inganno della giovane, verso della statua rivolto, la vide à ridere, et della fraude s'accorse. mà dissimulando egli ciò, Tu hai in vero, le rispose il corpo molto dilicato, et poscia che tanta molestia dal pelo dell'habito mio tu ti senti recare, mi fo à credere, che essend'il corpo tuo tale, la faccia tua molto piu delicata habbia ad essere, et in cotal guisa seco divisando, accostatosi con essa ad uno specchio, che nella camera si ritrovava, si pose all'incontro di quello presso la faccia di lei, et dentro tutta due guardando, si mise ella le mani incontanente alla faccia, et dimandata dal prencipe per qual cagione ciò facesse, Perche diss’ella, non porta il dovere, che da altro huomo, che da voi, io sia veduta. et perche di gia s'era il prencipe della falsita aveduto, da nuovo alla statua rivoltò, la vide à ridere. nondimeno egli dissimulando il tutto, la notte colla giovane giacer volle: et la mattina per tempo levatosi all'habita