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lui è morto.... Se tu non avessi né figlioli né marito né alcuno che ti amasse, che rimarresti a fare in questo mondo?

— A piangere e a pregare.

— Inutile! — disse la Mariuccia; e cominciava a turbarsi e a guardare stralunata.

— Oh, non dir così! — la scongiurava l’Oliva — non dir così, chè mi fa male a udirti. Una volta tu mi volevi bene....

— Ancora te ne voglio.

— E allora quiètati per amor mio! —

Ma la fanciulla non l’ascoltava, e agitata da un terribile pensiero, si torceva le dita gridando:

— Oh! la guerra maledetta!... Ve l’hanno adescato con false e infami promesse.... ed egli, Oliva, egli che non aveva mai torto un capello a nessuno, che non aveva il coraggio di uccidere una mosca, egli è corso a scannare i fratelli come si corre a un festino! L’avevano talmente ubbriacato, che quando partì poté lasciarmi senza piangere.... In quell’ultimo addio non ci siamo nemmeno abbracciati!... E Dio ha permesso ciò perché io fui crudele con te. È per colpa mia ch’egli arde ora nell’inferno.

— Ma come puoi, Mariuccia mia, proferire simili bestemmie? Non sai che la misericordia del Signore è infinita? Io non so parlare perché sono una povera donna senza istruzione, ma se fosse qui il nostro buon parroco di Jalmicco, egli, sì, saprebbe persuaderti che a noi non tocca entrare nei giudizi di Dio....

— Oh, ti prego, lascia stare i preti! — fece la Mariuccia desolata. — Le loro prediche mi hanno fatto diventare cattiva.

— Può essere — replicò allora l’Oliva — che qualcuno de’ vostri preti, traviato dalla passione, vi