Acero in selva dava caccia ad orso
Terribile, feroce,
Et ecco il piè veloce
Piantasi in terra, e gli vien meno il corso;
E verdi rami gli si fer le braccia,
E rozza scorza gli adombrò la faccia.
Or di tal pianta, e che tra voi già nacque
D'uom forte, e si robusto
Par, che fregiar sia giusto
I vostri atleti; e quì sorrise, e tacque;
Onde io trascorrerò con le man pronte
Per la selvaggia sponda,
E della bella fronda
Giovani altier v'adornerò la fronte;
Poi che del tronco istesso anco guernite
Il nudo braccio, ove a contesa uscite.
Con piccol premio lusingando onora
La mortale fatica
Clio, che di cetre amica
Sù le spiagge febee fa sua dimora;
Ma COSMO, la cui luce alma rischiara
D'Italia i bei sembianti,
I cui fulgidi vanti
Anco l'Invidia a riverire impara,
Di cui poggiano al ciel pensieri, e voglie
Largo dell'oro arricchirà le foglie.