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al veglione. 41

aggiunse: — Quando stavo col duca, nel palco, a ogni veglione, si stappavano delle bottiglie per più di 1000 lire.

— Presto! presto! venne a dire il faccione, forbendosi il mento in furia con una tovaglia sudicia. — I padroni hanno ordinato le carrozze.

A Pinella, sembrava invece che andavano via sul più bello, e mentre raccoglieva le bottiglie non sapeva capacitarsi perché si sciupassero tanti denari e tanti pasticci da 100 lire se ci si annoiava così presto. Ora che aveva bevuto si sentiva anch’egli il caldo e la smania dell’allegria. I palchi cominciavano a vuotarsi, e dagli usci spalancati intanto si vedeva la folla irrompere di nuovo in platea come un fiume, coi volti accesi, i capelli arruffati, le vesti discinte, le maglie cascanti, le cravatte per traverso, i cappelli ammaccati, strillando, annaspando,