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40 | al veglione. |
mazzi di fiori da cento lire buttati in un canto.
Nello stanzino dirimpetto i servitori mangiavano in fretta, mentre sparecchiavano, imboccando le bottiglie a guisa di trombette, appena fuori del palco, cacciando i guanti nelle salse e nei dolciumi, lustri e allegri come mascheroni di fontana. Quello del faccione, il superbioso, appena vide arrivare Pinella, cominciò a sclamare: — Corpo!... e voleva mandarlo via. Ma un vecchietto tutto bianco e raggricchiato in una livrea color marrone, disse:
— No! No! lasciatelo stare. Ce n’è per tutti. È carnevale, allegria! allegria!
Anzi gli tagliò una bella fetta di pasticcio, e un altro, colla bocca piena, bofonchiò:
— E’ costa cento lire.
Il vecchiotto, rizzando su la personcina,