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l'ultima giornata | 237 |
in terra aspettava che gli arrivasse una lettera, e si metteva in viaggio all’alba, per andar a cercare quella risposta, colle scarpe rotte, la schiena curva, stanco di già prima di muoversi. Finalmente la lettera era venuta, col bollino da cinque. Diceva che nell’officina non c’era posto. La donna l’aveva trovata sul materasso, perchè lui quel giorno era rimasto sino a tardi col foglio in mano, seduto sul letto, colle gambe ciondoloni.
Nessuno ne sapeva altro. Era venuto da lontano. Gli avevano detto: — A Milano, che è città grande, troverete. — Egli non ci credeva più; ma s’era messo a cercare finchè gli restava qualche soldo.
Aveva fatto un po’ di tutti i mestieri: scalpellino, fornaciaio, e infine manovale. Dacchè si era rotto un braccio non era più quello; e i capomastri se lo riman-