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222 conforti.

alla vetrina di una lotteria, le caddero sotto gli occhi i numeri stampati, e per la prima volta le venne l’ispirazione di giuocare. Allora con quel fogliolino giallo in tasca le pareva d’avere la salute della figliuola, la ricchezza del marito, e la pace della casa. Pensava anche come una dolcezza all’Angiolino e agli altri figliuoli da un pezzo sotterra nel cimitero di Porta Magenta. Era un venerdì, il giorno degli afflitti, nel sereno crepuscolo di primavera.

Così ogni settimana. Si levava di bocca i pochi soldi della giocata per vivere colla speranza di quella grande gioia che doveva capitarle all’improvviso. L’anime sante dei suoi figliuoli ci avrebbero pensato di lassù. Manica, un giorno che i fogliolini gialli saltarono fuori dal cassetto, mentre cercava di nascosto qualche lira