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220 | conforti. |
passavano il cuore. Una sera, dinanzi alla finestra aperta, mentre dalla strada saliva la canzone di primavera, la ragazza le mise il viso in seno, e confessò ogni cosa piangendo a calde lagrime.
La povera madre cadde su una seggiola, come se le avessero stroncato le gambe. E tornava a balbettare, colle labbra smorte: “Ah! Ora come faremo?„ Le pareva di vedere Manica nell’impeto del vino, col cuore indurito dalle disgrazie. Ma il peggio erano gli occhi con i quali la ragazza rispondeva:
— Vedete questa finestra, mamma?... la vedete com’è alta?...
Il giovane, un galantuomo, aveva mandato dallo zio prete a tastare il terreno per sapere che pesci pigliare. — Don Gaudenzio s’era fatto prete apposta onde non sentir parlare dei guai del mondo. Il Ma-