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216 conforti.


“Sarai contenta, ma prima passerai dei guai,„ le rispose quella dell’uovo.

Lo zio prete aveva un bel dire: — Tutte imposture di Satanasso! — Bisogna provare cosa sia avere il cuore nero d’amarezza, mentre s’aspetta la sentenza, e quella vecchia vi legge il vostro destino tutto in un bianco d’uovo! Dopo le pareva di trovare a casa il figliuolo alzato, che le dicesse allegro: — Mamma, sono guarito.

Invece il ragazzo se ne andava a oncia a oncia, stecchito nel lettuccio, e quegli occhi se lo mangiavano. Don Calogero, che di morti se ne intendeva, come veniva a vedere il nipote, si chiamava poi in disparte la mamma, e le diceva: — Pei funerali me ne incarico io. Non ci pensate.

Però la sventurata sperava sempre, accanto al capezzale. Alle volte, quando saliva anche Manica a sentire del figliuolo,