via Camminadella. — Ti voglio mangiare il fegato, traditore! — Dopo lo portarono a casa colla testa rotta. — Non è nulla, diceva. Ma voglio lavarmi il disonore col sangue di quella sciagurata! Se non va via di casa voglio ammazzare anche lei! — La poveretta scappò come si trovava, la vigilia di Natale. Quel giorno Beppe, contento e all’oscuro di tutto, aveva portato un panettone. La mamma di nascosto le mandò qualche soldo nel fagottino della roba. Le sue compagne non ne seppero più nulla. Dopo tre mesi all’improvviso Matilde se la vide capitare in casa pelle e ossa, in cerca di lavoro. — Del lavoro?... è difficile, sai; la maestra... — No! No lei! — Ma allora... Non saprei... Poverina, come sei ridotta! Ora che farai? — Non so. — E lui, Poldo? — Non so. — Fátti animo. Tornerai bella come prima, vedrai!