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gelosia. 159

campa. — Il poveretto aveva il cuoio duro, e non finiva più di penare. La Carlotta si stancò prima di lui d’andare e venire, e di trovarlo sempre lo stesso, con quel berrettino bianco ritto sul guanciale. Si fermava appena due minuti, il tempo di vedere a che punto era, e di portargli qualche cosuccia, senza dire che gliela aveva regalata il portinaio. Ma ei glielo leggeva in faccia, e le guardava le mani, sospettoso, tirandosi la coperta sino al naso, senza dir nulla, e le ficcava in faccia gli occhi neri di febbre, e domandava:

— Hai visto il Bobbia? — T’ha detto nulla il portinaio?

Si capiva che ne aveva tante nello stomaco; ma non parlava perchè era confinato in quel letto, e se Carlotta non veniva più restava solo come un cane. Sovente almanaccava dei progetti per quando sarebbe