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l’osteria dei buoni amici. 135

sottovoce fra di loro. Le guardie di questura quando venivano a fiutare il vento, e vedevano che cambiavano discorso, o tacevano subito, battevano sulla spalla di Tonino, e gli ripetevano: — Bada bene, che ci torni a San Fedele!

La Bionda, se leticavano sul bastione, perchè Tonino era geloso, gli diceva colla faccia pallida; — Hai ragione, tò! ma io sono una povera ragazza, e bisogna che m’aiuti! — Lui si struggeva sentendosela spiattellare in faccia, con quella voce calma, e quegli occhi grigi che lo guardavano tranquillamente sotto il lampione. Spesso erano insieme, lui, l’Orbo e Marco il Nano colla Bionda, briachi tutti e quattro, che ogni volta allungavano le manaccie Tonino avrebbe fatto un omicidio. E poi da solo ruminava ciò che gli rinfacciava la Barberina, che bisognava prima d’ogni altro ingegnarsi.