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102 | semplice storia. |
i posti all’ombra sotto gli alberi, e voleva menarla alla Cagnola nel tramvai, e inventava dei pretesti per levarsi d’attorno i bimbi, che sgranavano gli occhi, neri così. Di soppiatto le stringeva la mano, dietro la schiena; o faceva finta di nulla, lasciandosi poi andare sulla spalla di lei, mentre camminavano passo passo, guardando in terra, e spingendo i ciottoli col piede, sentendo un gran piacere a quella spalla che toccava l’altra. Una volta arrivò a darle una strappata alla gonnella, di nascosto, colla faccia rossa e gli occhi che fingevano di guardare altrove, ma gli schizzavano dalla visiera del chepì. Infine spiattellò: — Mi vuoi bene, neh? — E non sapeva come l’amore fosse venuto.
Femia gli voleva bene. Ma terminata la ferma egli se ne sarebbe andato via, e perciò era meglio lasciar stare. Balestra pensava che quando sarebbe tornato a casa,