biale bianco, correndo dietro i marmocchi, e si davano la buona sera. Egli, chiacchierone, a poco a poco le narrò ogni cosa dei fatti suoi; che era di Tiriolo, vicino a Catanzaro, e ci aveva casa e parenti laggiù, all’estremità del paese, dove cominciavano i prati, come quel pezzetto di verde che si vedeva verso l’Arco del Sempione, — quattro fratelli, e il padre carrettiere; l’avrebbero voluto in cavalleria per questo motivo, se non era il deputato che aveva da fare con suo padre — un ricco signore. Ma Balestra non vedeva l’ora di tornarsene a casa, quando piaceva a Dio, perchè ci aveva l’innamorata, Anna Maria della Pinta, che gli aveva promesso d’aspettarlo, se tornava vivo. — E tirava fuori dal cappotto anche le lettere sudicie e logore di Anna Maria — sapeva di lettere — un pezzo di ragazza così. Femia, che non aveva avuto mai un