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Del dì nascente il mattutino raggio
     La terza volta a giubilar ci desta,
     E ogni città d’Italia ogni villaggio
                    4Esulta a festa.
   
E giunge il suono degli allegri accenti
     Là del veneto mar fino alle sponde,
     Quindi sul Tebro alle romulee genti
                    8L’eco risponde.
   
Ah l’aspettar non sia penoso e greve,
     O Italia mia, chè alla regal tua chioma
     Stelle lucenti splenderan fra breve
                    12Venezia e Roma.
   
Or del presente fra la nebbia oscura
     Mite raggio e cortese è la speranza,
     E l’avvenir con lenta ma secura
                    16Ala s’avanza.