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ove, in omaggio alla sua qualifica di Nazionale, sarà tenuto perennemente vivo il ricordo che fra le prime affermazioni della nuova vita politica della Toscana, dopo il fausto plebiscito dell’11 marzo 1860, vi fu appunto il sacro titolo di italianità impresso al tempio degli studii.

Firenze, 14 Marzo 1899.

Il Sindaco

Pietro Torrigiani.



Il piano finanziario a cui accenna la deliberazione del Consiglio Comunale del 10 Ottobre 1898 (a pag. 46), salve le deliberazioni che potrebbero esser prese dal Consiglio della Cassa di Risparmi e Depositi ed in seguito ad accordi col R. Governo, si concreta come segue:

La Cassa di Risparmio anticiperebbe al Comune 2 milioni di lire da corrispondersi in anni 8 e mesi 4 a rate bimestrali di L. 40,000 all’interesse composto bimestrale del 3,75%.

Il Governo dovrebbe esonerare la Cassa di Risparmio dalla tassa di ricchezza mobile sopra la suddetta operazione.

La restituzione della somma di lire 2 milioni insieme agli interessi, si farebbe mediante l’annualità di L. 125,000 pagabile, per anni 19 e mesi 2, dal R. Governo a rate bimestrali di L. 20,833,33⅓.

L’aggravio pel Governo sarebbe in totale di L. 2,396,000 circa.

Il Comune manterrebbe la concessione gratuita del terreno.