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onore della nuova Italia tornerebbe che si contasse il tempo, ove si tratti di restituire alla forma genuina le opere di Dante, e che è l’ora di vergognarsi che i migliori e più larghi studî sul testo della Commedia ci vengano di fuori, mentre tante cure si spendono da noi su testi di importanza indubbiamente minore. All’altra opposizione basta osservare che quando ciascuno studioso avrà davanti ben distinto e ordinato, codice per codice, tutto il materiale, sarà come se avesse davanti a sè gli originali, e da ciascuno spoglio potrà trarre quel che via via gli sembri giovevole e sufficiente all’opera sua. A facilitar la quale, sarà (s’intende) opportuno, che nel riferire sui mss. si tenga conto delle esteriorità di ciascuno di questi, come scrittura, miniature, fregi, rubriche, sommari e dichiarazioni, le quali possono in molti casi essere utili indizi di affinità fra i codici. Trovo in quattro mss. (Laur. Tempiano 6, Ricc. 1035, Ash. app. 219, Chig. L. VII, 255) premessi a ciascuna cantica gli argomenti in terza rima del Boccaccio con queste rubriche:
Breve raccoglimento di ciò che in sè superficialmente contiene la lectera della prima parie della Cantica o vero Comedia di Dante Allighieri di Firenze chiamata Inferno...
Comincia la prima parte della Cantica o vero Comedia chiamata Inferno del chiarissimo poeta Dante Alighieri di Firenze et di quella prima parte il canto primo...
Qui finisce la prima parte della Cantica o vero Comedia di Dante Allighieri chiamata Inferno.
Breve raccoglimento di ciò che in sè superficialmente contiene la lectera della seconda parte della