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e del Reggimento e costumi di donna. Questo aggruppamento, fondato per ora piuttosto su somiglianze esteriori molto caratteristiche che su prove interne di somiglianza nel testo, merita più larghe e minute ricerche,1 poichè, se Francesco di ser Nardo è, come par certo, una stessa persona con quel da’ Cento ricordato dal Borghini, i suoi Danti devono aver dato luogo a molto larga famiglia; cosicchè, riconosciuta questa, è probabile rimanga molto sgombrato il cammino or così malagevole per giungere alla determinazione delle varie tradizioni mss. della Commedia.

Nè la cosa appar difficile, quando si proceda con buon metodo, esaminando prima i due codici che portano la firma di Francesco, determinando i caratteri loro tanto esteriori che interni, e vedendo poi in quali altri individui essi si riproducano. Le rubriche ai canti sono lunghe e notevoli, alcune lezioni molto caratteristiche; e le une e le altre si ripetono, per quel ch’io ho potuto vedere, in un largo numero di codici. — Il Negroni, per quanto il suo lavoro sia tutto ragionativo, fa un’utile enumerazione dei codici e dei commenti che sono, possono essere o sono stati

  1. Mentre rivedevo le stampe di questo articolo, è comparso nel n. 2-3 del Bullettino cit. un accurato studio del prof. U. Marchesini sopra I Danti «del Cento», in cui riprende in esame i 23 fra i 47 codici scritti, secondo il Täuber, da Francesco di Ser Nardo, che appartengono a biblioteche fiorentine. Allo studio è unito il facsimile d’una colonna del codice Laurenziano XC sup. 125, sottoscritto, com’è noto, da quell’amanuense; facsimile che renderà possibile il riconoscere gli altri codici della mano di lui che sono sparsi nelle varie biblioteche. Il Marchesini indaga se questa famiglia grafica di mss. sia altresì famiglia rispetto al testo, e per undici di essi risponde affermativamente, per gli altri rimane incerto.