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Gli studi sul testo della Commedia accennano a risorgere con nuovo ardimento. Ne avemmo un primo indizio nelle diligenti illustrazioni del codici friulani fatta dal Fiammazzo,1 una conferma poi nella proposta letta dal Monaci all’Accademia dei Lincei,2 ed ora n’abbiamo pegno sicuro dalla Società dantesca italiana, la quale ha dichiarato che sarà sua principal cura la pubblicazione di un testo critico del Poema e delle Opere minori di Dante.3 E bene sta.
- ↑ I codici friulani della D. C.: illustrazioni e varianti, questioni e lezioni inedite del Bartoliniano, Cividale, 1887.
A questo volumetto tenne dietro un’Appendice (Udine, 1888), e quindi il principio di più largo lavoro, che è desiderabile proceda alacremente: Codici veneti della D. C.: il Lolliniano di Belluno illustrato, Udine 1889. Sarebbe però bene che la trascrizione delle lezioni fosse diplomatica, e che, pur omettendo d’ordinario le varianti puramente grafiche, fonetiche e morfologiche, si tenesse conto per ogni codice di tutte le varianti sintattiche e lessicali. - ↑ Sulla classificazione dei manoscritti della D. C: Notai nei Rendiconti della R. Accademia dei Lincei, vol. VI, 2º sem., pp. 228 e segg.
- ↑ Bullettino della Società dantesca italiana, n. 1, (marzo 1890), p. 19.