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PENSIERI E GIUDIZI | 79 |
I. 1
novembre 1886.
Ai galvanici stiracchiamenti del mostro nero, il popolo civile risponde che il Gesuitismo fu, e chi pretende risuscitarlo è uno stolto. Ciò non vuol dire che s’hanno a tollerare in mussulmana pace le insolenti velleità del papato, le insidie pertinaci della pretaglia, e molto meno i volpeggiamenti venali di un apostolume bastardo, saltarellante dalla scuola alla sacristia, dalla reggia alla piazza, almanaccante conciliazione e invocante tolleranza in nome della scienza e della civiltà. No: in uno stato, che si proclama cattolico, che dà guarentigie ai nemici della patria, che amoreggia coi carnefici di Oberdan e coi bombardatori di Parigi, qualunque tolleranza è pericolosa.
Roma è «intangibile», dicono. Ma «intangibile» a chi? Non certamente al papa che ci sta
- ↑ Per un comizio anticlericale tenutosi in Catania il 28 nov. '86 nel Teatro Comunale.