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PENSIERI E GIUDIZI | 67 |
noi greci. E pure non manca ora chi c’insulta come popoli senza storia, immersi eternamente nella barbarie! E gl’insultatori son nostri fratelli!
Oh, sorga, sorga a nuova vita la Grecia! Le sue vittorie saranno nostre; la luce delle sue nuove glorie accenderà i nostri cuori. Finchè il giogo ottomano peserà sul collo di un sol Greco, nè l’Italia, nè le altre nazioni civili saranno pienamente degne della libertà.
IV. 1
marzo 1898.
Sia questa commemorazione di Felice Cavallotti unanime patto di fratellanza tra gli onesti di tutti i partiti; sorga da questa dolorosa cerimonia una fiammante protesta contro l’omicidio cavalleresco; una voce che bandisca la crociata santa alla corruzione legale che malefica e imbratta di fango e di sangue ogni più nobile aspirazione della vita, alla prepotenza, che manomette impune, e col sogghigno di Mefistofele sulle labbra, i diritti più sacri e le leggi più costanti dell’umanità.
E sia voce e protesta di popolo affratellato dal dolore e dalla speranza (quale uomo, quantunque sublime, potrebbe assumere e proseguire da solo un’impresa a cui si spezzò l’anima molteplice e
- ↑ Per la commemorazione di Felice Cavallotti, in Catania.