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PREFAZIONE IX

laboriosa, con entusiasmo giovanile, con sincerità quasi selvatica.

Io tal son qual mi mostro: ai sensi il detto,
L’opra al pensier, l’anima al volto uguale.

E per tale ragione Egli, folle orditor d’alti sogni, che osava dir fango al fango e svelar la putredine sociale, parve a molti eccessivo. Eccessivo, forse; ma in tempi corrotti l’indignazione è indizio di coscienza sicura e la indifferenza potrebbe essere anche viltà. In ogni modo, bisogna convenirne che i suoi intendimenti furono nobili e puri, e la sua opera dissonnatrice fu santa.

Soffrì, è vero, in compenso persecuzioni e dolori, ma i suoi nemici non furono punto degli eroi; combattè a viso aperto, ma non fu mai vinto; e se ebbe l’effimero plauso popolare, non però Egli porse facile orecchio alle meretricie lusinghe del potere, nè s’implicò in faziosi raggiri o in tribunizi armeggiamenti. Anzi ebbe a pentirsi amaramente di aver troppo fidato in certi avventurieri della sua città che gli parvero degni del suo favore incondizionato, e che purtroppo lo sfruttarono in vita e ora lasciano vilmente il suo cadavere insepolto.

Il Rapisardi non fu mai animato da passione di parte: ciò confessò Egli candidamente più di