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mitologico e romanzesco il meraviglioso scientifico e naturale; son passato dall’epopea alla lirica, dall’elegia alla satira.
Fra la gazzarra o il silenzio congiurato dei critici ho pubblicato le opere seguenti:
- Palingenesi, Canti X. Firenze, succ. Lemonnier, 1868.
- Le ricordanze, versi. Pisa, Nistri, 1872.
- Catullo e Lesbia, studi. Firenze, Succ. Lemonnier, 1875.
- Lucifero, poema. Milano, Brigola, 1877.
- Il nuovo concetto scientifico. Catania, Galatola, 1879.
- La Natura, lib. VI di Lucrezio, trad. Milano, Brigola, 1879.
- Giustizia, versi. Catania, Giannotta, 1883.
- Giobbe, trilogia. Catania, Tropea, 1884.
- Le poesie religiose. id. id. 1887.
- Le poesie di Catullo, integralmente tradotte. Napoli, Pierro, 1889.
- Empedocle ed altri versi. Catania, Giannotta 1892.
- Il Prometeo di Shelley, trad. Palermo, Pedone, 1892.
- L’Atlantide, poema. Catania, Giannotta, 1894.
- Le Odi di Orazio. id. id. 1897.
- Un santuario domestico, commedia rappresentata a Roma nel 1894, stampata a Firenze nel 1897.
- L’asceta e altri poemetti. Catania, Giannotta, 1902.
È in queste opere tutta la storia dell’animo mio, dei miei odi e dei miei amori, de’ miei vizi e delle mie virtù. E se ho detto odi, non si scandalizzino. Io non ho mai potuto amare la verità, la libertà, la giustizia senza odiare i loro contrari. Smascherare e marchiare i ciarlatani e i farabutti potenti m’è parso dovere d’uomo, di cittadino, di poeta. Il vespaio dei mezzani mi s’è naturalmente avventato contro; ma la stima e l’affetto degli uomini più puri d’Italia mi ha larga-