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PENSIERI E GIUDIZI 121

XVIII. 1

12 aprile 1908.

Ricordare compiangendo e fremendo le vittime innocenti della prepotenza brutale, non basta: bisogna intendere col pensiero, con l’opera, con l’esempio a educare la coscienza popolare alla giustizia, alla libertà, alla fratellanza, smascherando gli errori consacrati dal tempo e dall’ignoranza, smantellando i tabernacoli dell’impostura, demolendo con critica serena e inesorabile gl’istituti che non corrispondono allo stato presente della civiltà.


XIX.

1 giugno 1909.

Triste il popolo ridotto a chiedere come grazia all’oppressore il riconoscimento di un suo diritto!

La Serbia guerriera non implorerà certamente al nemico la liberazione dei suoi figli accusati di fellonia e minacciati di morte. Che potrebbe essa sperare dall’impiccatore di Guglielmo Oberdan?

Noi idealisti, però, noi credenti nel perfezionamento della vita, abbiamo il dovere di accusare i mostri coronati al tribunale dell’umanità, non per

  1. Nel X. annuale della morte dello studente universitario Muzio Mussi ucciso da piombo italiano il 5 maggio 1898, a Pavia, in una dimostrazione di popolo che chiedeva pane.