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PENSIERI E GIUDIZI 117

cubattoli e non cascherete mai nei trabocchetti del codice penale.

Il popolo non ha più tempo da perdere alle vostre rappresentazioni legali. Esso ha posto da un pezzo l’appigionasi alle vostre crollanti baracche; e va pensoso, ma risoluto, dove il suo destino lo chiama. Disserra i cancelli, abbatte le barriere, abolisce i confini, proclama la fratellanza di tutti i popoli, inizia la confederazione universale dei lavoratori, inaugura il regno della Giustizia, edifica la patria dell’Umanità.


XIV.

25 settembre 1903.

Troppa importanza a me pare si dia a codesto viavai di sovrani, come se da cortesie di regali cugini, da volpeggiamenti di pontefici e di imperatori e da civettamenti di repubbliche e di monarchie dipendesse ancora, dopo un secolo buono dalla rivoluzione francese, l’avvenire e la gloria della civiltà. Ne speri altri i vantaggi più splendidi alla salute dei popoli; io non vedo in codesti celebrati convegni imperiali e reali che il desiderio di un’intesa per un’azione comune a danno degli Ideali che agitano il mare della coscienza contemporanea. Anch’essi gli unti del Signore sentono l’aura del fato e s’adoperano, come possono, a costituir leghe e a galvanizzare Alleanze Sante. Tutto il resto è commedia, rappre-