Pagina:Pensieri e giudizi.djvu/120

102 MARIO RAPISARDI

XXVII.

26 gennaio 1910.

Che sotto la monarchia si possa iniziare, propagare con qualche buon effetto un’agitazione per l’allontanamento del papa dall’Italia, è illusione puerile. Due soli mezzi efficaci vi sono per liberarci, lentamente sì, ma infallibilmente, dall’incubo del Papato: l’abolizione delle corporazioni religiose, e la scuola laica. Sgominando i cospiratori perpetui contro l’onore e la vita d’Italia e illuminando la coscienza del popolo, il Papato si ridurrà simile a quegli avanzi atavici che si riproducono ancora nel corpo umano, che attestano la provenienza nostra da razze inferiori, ma che hanno perduto col tempo ogni funzione proficua nel complicato e raffinato organismo della vita individuale.


XXVIII.

Ancora un convegno! Ma finiamola con codeste accademie. Inchieste, ispezioni negl’Istituti clericali hanno a essere. E chi ha rotto paghi, e i cocci al collo.

Ma le autorità che hanno il diritto e il dovere di ordinare queste ispezioni si vanno mutando in pompieri, se non mi sbaglio; e, studiandosi di nascondere la tonsura sotto la tuba e il berretto frigio, si scalmanano a portare in giro i loro