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PENSIERI E GIUDIZI 95

la cancrena degli stati, e finchè esso corromperà le menti e i cuori, nessuna riforma civile potrà attecchire, ogni speranza di libertà sarà una illusione, ogni promessa di governanti un inganno.


XIX.

19 settembre 1907.

Il buonsenso, la storia, il ridicolo sono le armi più atte a demolire la Bastiglia dell’impostura e a snidare gl’immondi rapaci. La Francia ammaestrata da Voltaire e da Victor Hugo a ben maneggiare tali armi, è riuscita a sbarazzarsi delle Congregazioni e del boja. Saprà l’Italia fare altrettanto per liberarsi dai carnefici della coscienza?

Un certo risveglio, un tal quale fermento non si può negare; la gioventù si va sempre più infervorando all’Idea dello Stato laico; e certi rossi bagliori, tra la folta nebbia dell’indifferenza borghese, annunziano qua e là non lontana l’esplosione di un incendio memorabile. Vero è che le Autorità, più o meno legittime, accuratamente celando la chierica sotto l’elmo del pompiere, si scalmanano a mettere in punto i loro strumenti per domare o isolare in sul nascere le fiamme purificatrici; ma il popolo ha ormai aperto gli occhi; i sacri misteri claustrali sono stati violati ed esposti all’abbominio e allo scherno di tutti; e, se davvero l’antico valore negli italici cor non è ancor morto, è sperabile che l’Italia non si mostri