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312 | pensieri e discorsi |
X.
Questo io voglio chiederti, e altro. O mio buono ispiratore, verrò quando è l’ora dell’agape meridiana; che ognuno si affretta verso casa sua, ad assidersi al desco suo, tra i suoi figli, presso la cara moglie. Certo qui allora non si troverà qualcuno che resti all’ombra del cedro, fingendo di dormire, perchè non ha casa nè pane... Oh! mi ricordo che quell’albero, nato nel quattordici, trapiantato qui nel trentasei, pochi anni dopo che Mazzini ebbe fondata la Giovine Italia, è di questa giovine Italia, della terza, della nostra Italia, il simbolo verde e perenne! Oh! nessuno, all’ombra della grande Italia, resti senza pane! nessuno manchi di tetto! nessuno sia costretto a pascersi d’odio!
Tu, Antonio Mordini, a me, e a chiunque vorrà interrogarti, risponderai... lo scultore ti ha fatto parlante... risponderai mostrando al cittadino e all’ospite la tua bella valle dove è la pace sociale e l’amor di patria donde partivi per collaborare col grande Eroe e col gran Re, e ritornavi a dar consigli al tuo contadino; e checchè tu fossi nel mondo, ministro o esule, condannato o prodittatore, qua eri fratello e padre.
A te, Antonio Mordini, l’amor nostro e gl’inni della Patria!