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310 | pensieri e discorsi |
rire, Repubblica, e non direste il vero; voi potreste correggere soggiungendo, Libertà, e non sapreste forse di dire il vero. Quello che dell'Ideale non si vedeva e non si vede realizzato in Italia, non è la libertà politica, che salvo gli stati d’assedio, maledetti già dal Mordini, si gode con questa leale monarchia, quanto in qualunque repubblica; non è una forma speciale di governo da conquistarsi col diritto di maggioranza o con l’audacia di minoranza: per così poco i più infastidire i meno, o i meno opprimere i più? No: quell’Ideale non riguarda i più e i meno; ma è in potere di noi singoli: ognun di noi può, anzi deve, proclamare la repubblica santa nella propria anima. Perchè la repubblica di Mazzini vuol dire essere per sè, e sentirsi parte d’un tutto, avere diritti imperscrittibili e doveri indeclinabili, difendere fortemente gli uni e tranquillamente adempiere gli altri.
Si fa questo in Italia?
Nè in Italia, forse, nè altrove, se non forse in un popolo, molto lontano, diverso da noi di riti, di costumi e di abiti e persino di colore. Là è repubblica... sebbene ci sia un Mikado, che è nel tempo stesso un pontefice e un imperatore.
IX.
O Mordini, tu m’ispiri da sotto il grande albero, tra l’Apennino e le Panie, accanto alla tua piccola terra annidata sul colle, avanti questa folla di montanini che tu conoscevi a uno a uno, tu m’ispiri una dolce speranza. Verrò a ragionare con te, quando non ci sarà che qualche ragazzo nel fosso e qualche