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il settimo giorno 255

credere; in nome della giustizia, per tutti che devono sapere che non si può togliere a sè e altrui il diritto d’essere uomini, cioè creature che hanno un intelletto oltre che un paio di braccia; in nome della scienza, che proclama la necessità del riposo e del diporto e dell’ossigeno; in nome della famiglia, che chiede a voi un po’ di serenità e di educazione e di convenienza: deliberate di osservare il riposo domenicale.

L’accordo vostro, tra persone cioè che hanno sovente interessi discordi, sarà qui come è già in tutti i popoli e in tutte le città più civili, un grande presentimento, un grande augurio, una grande preparazione dell’accordo di tutti i cuori e di tutti i popoli.