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238 pensieri e discorsi


Ecco, io mi provo a leggere nel libro del futuro nascosto: leggo nell’Apocalissi.



IV.


E i proletari del mondo ripeterono:

Noi non vogliamo pietà, vogliamo giustizia!

E primamente cacciarono da sè i loro maestri e apostoli dicendo: — Noi non vogliamo pietà!

Chi siete voi? Voi siete degli altri! Voi dite parole giuste, ma sono elleno anche nel vostro cuore o solo nelle vostre labbra?

A ogni modo, anche se voi sentite quel che dite, noi non vogliamo pietà! Andatevene. —

E i maestri cominciarono ad andarsene.

E presto non vi furono altri proletari che i proletari.

E il genere umano era diviso in due generi... non umani, che si guardavano male.

Ogni tanto qualcuno del genere meglio vestito passava all’altro, e poichè non era certo ispirato dalla pietà, egli era certo dei peggiori di esso; e qualcuno dell’altro genere passava al primo; e questo era dei più valenti se non dei più fedeli.

Dalle due grandi classi si elevavano continuamente le vecchie querele: somigliavano a quelle che in tempi già remoti erano poste, come si diceva, sul tappeto da due nazioni che volessero venire alla prova delle armi.

Querele che erano poi sopraffatte dal fragore delle battaglie e dai gemiti dei feriti; e che, finita la guerra, risorgevano più maligne che mai a prepa-