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236 | pensieri e discorsi |
bene le gradazioni siano varie? La giustizia! ma noi la ripudiamo sempre! Qual cosa direste più giusta del latte che dà la madre al figlio? delle cure di lei intorno alla culla del suo piccino? Ebbene interrogate voi stessi, se voi dite mai che la vostra madre non ha fatto che il suo dovere dandovi il suo petto a suggere e dondolando la vostra culla!
Fu pietà, carità, amore! noi diciamo. Il giorno che noi credessimo che non fu se non giustizia, noi, capite, non riameremmo la nostra madre e con lei tutto ciò che amiamo; non ameremmo più; e l’umanità non tornerebbe ad essere solo quello che già fu, una bestialità, ma diverrebbe una bestialità senza più quel soffio e quella scintilla per cui ella potè divenire l’umanità. L’uomo si rifugierebbe nel suo covo antico; vi si stenderebbe su, non se ne rialzerebbe più.
La giustizia non comincia se non dove giunge la pietà. Non entra la giustizia nel modo nostro di comportarci con le formiche, perchè in noi non si sveglia il sentimento di pietà. Non si era desto il sentimento di pietà nelle donne spartane che lasciavano portare al Taigeto i loro bimbi deformi: e perciò non credevano contro giustizia l’orribile cosa. O credete che il più naturale dei sentimenti umani sia stato sempre tal quale? L’infanticida, ai nostri giorni ancora, quando sopprime la sua creatura, non ha avuto tempo e modo di considerare come qualcosa o qualcuno fuori della sua carne e della sua vita l’infante che sopprime. Ella, io credo, crede di far male a sè stessa, a un frusto infelice della sua povera persona. Non l’ha sentito vagire, il piccino, e la sua pietà non s’è desta, ed ella non ha veduto