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234 | pensieri e discorsi |
non c’è per tutti. Il regno della schiavitù, della guerra, della conquista, dello sfruttamento, cioè della ragion sola, sta per chiudersi. La pietà ha indotto la ragione a escogitare strumenti e sistemi di salute e felicità non più per le città, non più per le nazioni, non più per le razze, ma per tutti, ma per la società, ma per tutto il genere umano.
Il socialismo! Senz’altri argomenti e fatti, basterebbe questo, del sorgere del socialismo, a dimostrare che il regno della pietà è già inoltrato. Esso è un fenomeno d’altruismo. Quali ne furono i messia e gli apostoli? quali ne sono i predicatori e i confessori? Tutti (poichè di classi si è costretti ancora a parlare) tutti, o nobili o borghesi o, se operai, tali però che per l’ingegno e per l’abilità o sono usciti o potrebbero uscire dalla classe degli operai propriamente detti.
Si avvera anche per il socialismo il fatto storico che l’elevamento delle singole classi è per opera della classe superiore. È un fatto dunque di carità e d’amore. Sono uomini, codesti predicatori e confessori, che rinunziano già volontariamente ai beni della loro classe, perchè non è bene quello che coincide col male degli altri. O sublime follia di Carlo Cafiero, il quale fuggiva dal raggio di sole che penetrava nella sua camera d’ammalato, perchè non c’era sole per tanti altri nelle miniere, nelle officine, nelle stive, nelle prigioni! “Io non voglio sole che che non sia di tutti!„
È la follia della croce, dunque; è la follia di S. Francesco. Una parte del genere umano si scalza, perchè l’altra parte è scalza. La seconda grande fase della storia è già aperta: l’homo humanus sta per prendere il posto dell’homo sapiens.