Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
226 | pensieri e discorsi |
che illumina già le nostre notti e che spinge a corsa i nostri veicoli, e che ci farà volare, voi l’avete stipendiata per vostro boia? La scienza l’ha già applicata per la salute e la vita, e voi ne fate uno strumento di martirio e di morte? Oh! belle descrizioni! Il corpo si tese tutto, scricchiolò, poi si sentì odore di bruciaticcio... Chi avrebbe creduto che gli uomini, avendo potuto strappare dalla grande mano invisibile del Tonante lo strale con cui egli minaccia, l’usassero, essi, in modo più fine e feroce, contro i loro simili? Noi c’indignamo, e pensiamo, a proposito sì di questo sì di altri e di tutti i supplizi così: il peggior delinquente del mondo, che uccida lentamente e non di un subito; che si diletti degli spasimi e dei terrori della vittima; che premediti la strage a lungo, e ne dia misteriosi indizi al destinato, sì che egli muoia di cento morti; che lo faccia saper prima alla madre e al babbo, che il loro figlio sarà straziato e finito; che avvisi i fratelli perchè assistano al boccheggiare del fratello; oh! non si trova nel mondo un delinquente, traditore e squartatore, così feroce come codesta legge che con tanta freddezza, con tanta serenità, con tanta arte eseguisce le sue giustizie esemplari! Bell’esempio! Noi, profondando nella nostra coscienza, giudichiamo a nostra volta, che non c’è delinquente pessimo degno di morte, il quale non patisca peggio di quello che ha fatto! E così i popoli veramente civili hanno abolito questo delitto esemplare che mortifica la coscienza degli onesti, i quali non volevano essere protetti a tal patto; e ancora aleggiava la coscienza dei delinquenti, i quali sentivano di poter pagare il debito che facevano, con usura tale, da acchetare ognuno e da indurre più d’uno a dire al fine: Poveretto!...