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dell’animo sono escluse in perpetuo dall’ultima ora dell’uomo„.

Ora egli dice:

Il solo progresso umano possibile sta nel procedere della conoscenza del vostro destino.

È l’orrore avanti la natura la quale vi minaccia continuamente, e ciecamente vi affligge e stermina, che deve essere base, radice, della giustizia e della pietà. E quest’orrore bisogna che non lo vinciate dando retta ad ingannevoli promesse; voi lo dovete provare intero e assoluto. Progredire la società umana non può che verso la verità, e la verità è questa: la morte. Avanti dunque verso la morte!

Ma voi volete arretrare.

Ed io vi dico che dovete avanzare, dovete gettare le illusioni, dovete acquistare la coscienza della vostra piccolezza, della vostra solitudine, della vostra miseria, del vostro essere fortuito ed effimero.

Perchè da cotesta coscienza verrà in voi lo appaciamento degli odi e delle ire fraterne, ancor più gravi d’ogni altro danno; verrà il vero amore che vi farà finalmente abbracciare tra voi, porgendo Valida e pronta ed aspettando aita Negli alterni perigli e nelle angoscie Della guerra comune.

Da cotesta coscienza verrà insomma la bontà, come dal deserto di lava e di cenere spunta l’odorato fiore.



XIII.


E guardate le stelle. Pensate, che fu un tempo in cui esse erano credute come appaiono, piccole, atomi di luce.