Pagina:Penombre.djvu/20

18 penombre


Intirizzisco se schiudono l’uscio,
     Ma qui la stufa borbotta tepente:
     Oh benedetto il mio piccolo guscio,
     20Per me, nevata, sei tutta innocente!

Fa il tuo mestiere: scendete, scendete,
     Leggiadri fiocchi danzanti nei cieli;
     Come perlucce coprite, pingete,
     24I tetti, i tronchi, la mota e gli steli....

Della mia donna nel fervido cuore
     Aleggia sempre una brezza gentile,
     E quando ricco il poeta è d’amore
     28Anche il gennaio somiglia all’aprile.