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XLIX.


ELEVAZIONE





Quando ti parlo, come uno sparviero
     Sono leggero;

Come l’augel che bee l’aure remote
     4In cui le note

Vibran forse degli angioli d’Iddio!
     Sul cranio mio,

Tomba ove giace estinto un giovinetto,
     8Tu fai l’effetto

Di un bell’inno pensato in paradiso;
     E il tuo sorriso

È l’aura pura, fulgida, felice
     12Che me lo dice.