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domus-mundus 133


L’allegra foresta,
  L’aiuola s’infosca,
  E il verme le semina
  Di bava che attosca.

Pel ragno sospeso
  Tra fila d’argento
  I baci del zefiro
  Son sbuffi di vento.


VI


Quella notte davanti agli specchi
  Della casa un fantasma passò;
  E ai ritratti dei poveri vecchi
  Alzò il pugno, e gemendo parlò:

— Siete teschi, laggiù in cimitero,
  Genitori del mio genitor;
  Dadi orrendi del giuoco Mistero,
  Da Dio colmi di sterpi e di orror.
 
Siete teschi, e nessun più vi dice:
  «Fingi, ridi, pensoso buffon!
  La moneta dell’uomo infelice
  Non ha corso, nè luce, nè suon!» —