Era un bel dì di luglio;
Dagli ampii finestroni
Piovean cadenze e balsami 20Di fiori e di canzoni;
Brillavano le mummie
Nelle corteccie frolle,
E dalle vecchie ampolle
Frangea scintille il sol.
25Il sol che le miriadi
Dei vermi e degli insetti,
Giù, nell’orto botanico,
Scalda ai fecondi affetti,
E in un bacio affamiglia 30Il ciel, lo stagno, il sasso,
E il giovin granchio al passo
Aiuta, e il nibbio al vol.
Il sol che vide al placido
Balcone una fanciulla 35Che, curva fra i garofani,
Preparava una culla;
E il più gentil battesimo
Avea cercato ai santi,
E quattro labbra amanti, 40Lo sussurravan già!...
Oh dell’alcova fascini
Dove un bimbo è aspettato!
Oh pregustati palpiti
Dell’istante affrettato!...