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50 il processo di pellegrino rossi

Dunque il Pantaleoni assegnava nelle sue previsioni, e sub conditione, al Ministero trentacinque voti sicuri su cento Deputati. Dove è, dunque la grande maggioranza che il Relatore Laurenti, falsando le vere risultanze del processo, fa dal Deputato Pantaleoni accordare al Ministero stesso?..

E, seguitando nella esposizione di quelle che egli chiama insultarne processuali, il Relatore al § 601, riferisce il vangelo della deposizione dell’impunitario nel suo nono esame, il quale, narrando la fantastica riunione al fienile di Ciceruacchio la sera del 13 novembre, enumera e nomina cinquantatre dei componenti le circa Duecento persone colà raccolte.

Poi riporta le parole dell’impunitario che susseguono a quella enumerazione.

§ 602 Prima che in questa adunanza il Guerrini e lo Sterbini cominciassero a parlare accedè Luigi Grandoni in compagnia di un giovane a me incognito, che intesi nominare Corsi; si affacciarono semplicemente alla porta del fienile, ed uscirono Sterbini, Guerrini ed Angelo Brunetti a parlarvi al di fuori e finito il colloquio il Guerrini e lo Sterbini si espressero: Addio Grandoni, addio Corsi. Chiesi allora al Guerrini che rientrava chi fossero quelli e che venissero a fare e U Guerrini mi replicò: non lo sai che sono Grandoni e Corsi chirurgo di San Giacomo? Sono uniti con noi e trattano della stessa cosa e si riuniscono a Capranica coi Legionari di Vicenza.

Questo disse il Bernasconi nel suo esame, il 24 gennaio 1852.

Ma, per mostrare in una piccola parte soltanto quale tessuto di mendacii, di contraddizioni, siano tutte le venticinque deposizioni dell’impunitario, badino i lettori solamente a tutte quelle che io metterò in rilievo su questa unica parte della immaginaria riunione del 13 novembre al fienile di Ciceruacchio.

In questo stesso esame il Bernasconi impunitario, enumerando quelli che intervenivano alle pretese riunioni del fienile ai primi di novembre e che furono in tutte — secondo lui — cinque o sei, non aveva nominato il Grandoni.