Pagina:Pellegrino Rossi e la rivoluzione romana III.pdf/55


capitolo decimottavo 43

vuto scorgere che esse mancavano di qualsiasi fondamento di prova: ma il Laurenti, serrato nelle morse del preconcetto e del prestabilito, non poteva criticare quel romanzaccio del Bernasconi, perchè quando avesse demolito quello quale base di operazione gli restava?

Così, legato a catena con quell’abiettissimo collaboratore, il Laurenti si innoltra nel campo della fusione, la quale, smentita, in tutte le singole circostanze, da tutti i testimonii che furono su di essa interrogati — non escluso lo Squaglia, il quale, nel suo terzo esame, disse: non so se vi fosse connessione fra le riunioni del fienile, quelle del Capranica, quelle del Circolo popolare e l’omicidio Rossi — non ha per il Processante Relatore, in tutto il processo, che due sussidii di semi-prova apparente, una nella rivelazione fatta avanti al Giudice Istruttore Holl e poi riconfermata dinanzi all’Avvocato Cecchini da Antonio Politi il 6 novembre 1850 e l’altra nella prima deposizione di Gregorio Salvati.

Ora la rivelazione Politi, invocata e riprodotta dal Relatore al § 465 non mette in essere nulla e non prova menomamente le circostanze inventate dall’impunitario circa la fusione: quella rivelazione — che io riferii a suo luogo, ma che qui importa ripetere dice così: La domenica 19 novembre successiva alla, morte di Rossi, il muratore-stuccatore Luigi Fabri, mi confidò che da Ciceruacchio, da Girolamo Conti e da altri della loro lega si era avuta una lettera dello stesso Rossi, dalla quale si era conosciuto che voleva introdurre un sistema di governo contrario al vigente e che però dovevano effettuarsi molte carcerazioni. Non mi spiegò il Fabri come avessero avuto nelle mani la lettera, nè a chi fosse diretta e mi aggiunse che per questo si era stabilita la trama di uccidere il Ministro. Mi aggiunse il Fabri che nei giorni innanzi al 15 egli si era adoperato a comprare i Dragoni, spendendo per ciò ottanta scudi.

Ora dove è qui la prova, ma che prova? ove è l’indizio della fusione?

Ma anche qui v! ha di più e di peggio: la rivelazione Politi fu recisamente e completamente smentita dallo stuccatore Luigi Fabri, che non fu incriminato come testimone